La spettrometria costituisce uno dei più validi metodi di indagine nel campo della fisica nucleare, e viene largamente impiegata sia nella ricerca di base sia in campo applicativo, come strumento di misura della radioattività.
Presso i laboratori della MCF vengono eseguite misure di routine della presenza di radioattività sulle più svariate matrici (alimentari, industriali, sanitarie).
I vantaggi di questa tecnica sono molteplici: in primo luogo essa rende possibili analisi non distruttive ed è applicabile senza particolari difficoltà a campioni di natura anche molto diversa; inoltre, essa permette la determinazione simultanea di più radionuclidi consentendo di evitare lunghe e costose separazioni chimiche.
Le principali tecniche di misura disponibili sono:
- Spettrometria gamma con rivelatori al Germanio Iperpuro (HPGe). Con tale tecnica vengono normalmente misurati gli isotopi gamma emittenti di origine sia naturale che artificiale. I campioni vengono analizzati tal quale quando la matrice o l'attività specifica lo consentono oppure vengono idoneamente trattati. Le matrici più comunemente analizzate comprendono acqua, suoli e sedimenti, rocce e terreni, materiale da costruzione, alimenti, campioni biologici e materiali strutturali di impianti e installazioni.
- Spettrometria alfa e beta con LSC. Con tale tecnica vengono normalmente misurati alcuni isotopi alfa e beta emittenti in matrici varie. A titolo esemplificativo si riportano misure di alfa e beta totale in acqua, Trizio, Radiocarbonio, Radon, 210Pb, 90Sr, 14C, 63Ni, 241Am in matrici varie.